La Festa - Sito ufficiale della Contrada di Voltaia

Contrada di Voltaia
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La Festa

Il Bravìo

Il Bravìo delle Botti è il 'Palio delle Contrade di Montepulciano, che si svolge nella nostra Città, l'ultima domenica di Agosto. La parola "Bravìo" deriva dal volgare "Bravium" e sta ad indicare il premio assegnato alla Contrada vincitrice, consistente in un panno dipinto recante l'immagine iconografica del patrono della Città, San Giovanni Decollato, in onore del quale si disputa il Bravìo delle botti.
La manifestazione si innesta su un capitolo di storia cittadina, risalente addirittura al 1372, anno nel quale la riforma dello Statuto Comunale dedica l'intero capitolo 30 alle disposizioni sul Palio, che appare istituito proprio con questa legge in onore del patrono di Montepulciano (29 Agosto), "e a perpetua e felice memoria del regime popolare".
Il "Bravium" doveva essere "di panno scarlatto del valore di almeno trenta Fiorini d'oro ed equestre" e per correrlo chiunque poteva mandare e far iscrivere il proprio cavallo. Riportiamo di seguito il passo concernente il percorso dei cavalli:

"E si corra ogni anno nel detto giorno per la via dritta che viene dalla villa di Gracciano Vecchio con partenza dall'angolo o incrocio di essa con la via che porta alla Villa della Strada e verso la contrada delle Corolle, venendo per la strada e via dritta attraverso la porta di Gracciano in direzione della Cavina, e per la via e strada dritta di Voltaia e Cagnano in direzione della chiesa di Santa Maria, e quindi per la via e strada dritta di Collazzi e delle Coste entrando per la porticciuola sotto la casa di Stefano di Jacopo e poi, per la strada onorevole della Mercanzia, fino in piazza all'angolo della Pieve, dove si vende il pesce, nel qual luogo, all'ora che ai signori Priori parrà più opportuna, si ponga in quel giorno il Bravìo suddetto" (Rif. del 1372, cap. III c. 227). Il Bravìo corso con i cavalli fu disputato fino al XVII secolo, e poi venne abolito per motivi di ordine pubblico, crediamo che le Contrade potessero rappresentare un pericolo per l'autorità politica del tempo, visto la loro possibilità di essere centro di aggregazione e di coinvolgimento popolare, che evidentemente aveva iniziato a mostrarsi difficile da gestire e controllare dal proprio interno.

Delle Contrade si inizia a parlare ancora prima, fin dallo Statuto del 1337, IV libro del Sindaco, e poi ancora nella riforma dello Statuto del 1372, cap. F, successivamente in un registro della Lira del 1407 e da registri di estimo del '400 e del '500, e sempre con gli stessi nomi che sono arrivati fino ad oggi: Cagnano, Collazzi, Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa, Voltaia.

Già dal trecento le otto Contrade erano raggruppate in terzi o terzieri: quello di Santa Maria, comprendente le Contrade di Cagnano,

Collazzi e San Donato, quello di San Francesco comprendente le Contrade di Talosa, Coste e Voltaia ed il terzo di Sant'Agostino comprendente le Contrade di Gracciano e Poggiolo. Ogni Contrada aveva la sua "Societas", con un capo denominato "Rettore", ed amministrava entro certi limiti i propri affari. I Rettori rappresentavano la Contrada in particolari solennità, come in quella di San Giovanni del 29 Agosto, in occasione della quale, dovevano recarsi alla Pieve di Santa Maria (quasi nello stesso luogo dove oggi si erige la Cattedrale di Montepulciano) con almeno 10 uomini ciascuno per offrire al santo un cero di 15 libbre (di 10 libbre quelli delle Contrade di Collazzi e Coste).

In occasione della festa di Sant'Agnese il 10 Maggio, dovevano invece recarsi alla chiesa del monastero di Santa Maria Novella fuori dalla Porta di Gracciano (oggi chiesa di 5. Agnese) per offrire alla santa un cero di adeguate dimensioni. In queste due importanti feste per la comunità di Montepulciano, imponente era la partecipazione della popolazione e totale lo "schieramento" della dirigenza municipale, dal Gonfaloniere, ai numerosi "notai", il Sindaco, il Potestà, il Giudice, gli Assessori, gli Uficiali Forestieri e le guarnigioni delle città.

La storia delle Contrade di Montepulciano consente di avere un'idea non solo della vita della città del tempo, ma anche del suo assetto urbanistico e degli sviluppi che ebbe a cavallo tra il '200 ed il '300.
Le Contrade più antiche sono sicuramente quelle del "Sasso", ovvero della zona più alta della città, sede del primo insediamento, e cioè San Donato, Talosa e forse anche Poggiolo.
Sicuramente più recenti sono Collazzi, Coste, Cagnano, Voltaia e Cracciano, fino al 1281 considerate "borghi" (ovvero agglomerati esterni alla città) e che comunque diventarono Contrade entro il 1300. Dell'antica storia delle Contrade di Montepulciano, documentata dagli Statuti Comunali del tempo, custoditi nell'archivio storico del Comune di Montepulciano, 'e stata tratta tutta la simbologia moderna delle stesse, che ispirandosi al passato, ha mantenuto fino ad oggi la stessa nomenclatura, i colori, gli stemmi, la territorialità urbana, e soprattutto lo stesso modello di cerimoniale.

Nel 1974, dietro la volontà e la passione verso la storia e le tradizioni locali, di un nostro amato e compianto parroco cittadino, Don Marcello Del Balio, un gruppo di cittadini volenterosi da lui guidati, dette vita alla ripresa moderna del Bravìo, furono introdotti gli "Spingitori' al posto dei cavalli,  in numero di quattro fino al 1977, e poi due per ogni contrada nelle edizioni successive, che spingendo assieme una botte di circa 84 Kg, si contendono ancora oggi, per gli irti 1650 metri del Corso di Montepulciano, il "Panno del Bravìo" ogni ultima domenica di Agosto.

Dal 1974 ad oggi, numerose sono state le modifiche al Bravio, apportando varie e successive integrazioni alla allora "Corsa del Bravio", che hanno reso la manifestazione ricca di appuntamenti, facendola diventare finalmente, ed a pieno titolo, la "Festa del Bravio".
Una Festa che inizia con l'apertura dell'Anno Contradaiolo, che si tiene l'ultima Domenica di Aprile in onore di Sant'Agnese, e termina la terza Domenica di Settembre con la Premiazione dell'Arca d'Argento, il premio per il miglior Corteo Storico di Contrada del Bravio delle Botti, che sancisce la chiusura dell'Anno Contradaiolo.
All'interno di questo periodo, dentro le sedi delle Contrade ed in tutto il Centro Storico Poliziano, innumerevoli sono le attività inerenti la Festa del Bravio, i banchetti contradaioli, e le manifestazioni ufficiali.
Tutte le attività inerenti il Bravio, e quindi l'anno contradaiolo delle 8 Contrade di Montepulciano, sono regolamentate da un apposito documento, approvato e sottoscritto dall'Amministrazione Comunale di Montepulciano, nel quale sono stabiliti tutti i punti fondamentali delle manifestazioni ufficiali ed anche delle varie attività non ufficiali, e che prende il nome di "REGOLAMENTO COMUNALE FONDAMENTALE DEL BRAVIO DELLE BOTTI".

Di questo documento, che oggi è parte integrante dello Statuto del Comune di Montepulciano e di quello del Magistrato delle Contrade di Montepulciano, forniamo parziale enunciazione di quegli articoli o parte degli stessi, che sono relativi alla Festa del Bravio delle Botti di Montepulciano.

COMUNE DI MONTEPULCIANO
Provincia di Siena
REGOLAMENTO COMUNALE FONDAMENTALE  DEL  BRAVIO DELLE BOTTI
(estratto parziale del documento ufficiale)

Art. 1 - PREMESSA
II "Bravìo delle Botti", di seguito anche denominato per brevità "manifestazione", è un evento istituzionale della comunità poliziana. II Comune di Montepulciano e impegnato nel conservare, tramandare e sostenere a livello economico, finanziario e Logistico la manifestazione, nel rispetto delle caratteristiche originarie delineate aIl'interno del presentare Regolamento Fondamentale.  La manifestazione si concretizza in una rievocazione storica ispirata ad eventi della comunità neII'epoca tardo trecentesca come risulta anche dai documenti e dai cenni storici che seguono. Le otto Contrade in cui e suddivisa Ia città di Montepulciano, sono: Cagnano, Collazzi, Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa e Voltaia.

Cenni storici
Dagli Statuti di Montepulciano A. D. 1337


I° STATUTO - CARICHE DEL COMUNE

XXXI - FIERA DELLA FESTA DI S. GIOVANNI
ED ELEZIDNE DEGLI UFFICIALI DI GIUSTIZIA DELLA FIERA

RUBRICA


"Ad onore e prosperità del comune di Montepulciano abbiamo deciso che debba essere fatta una fiera e che sia celebrata ogni anno nella città di Montepulciano e nel posti consueti in occasione della festa di San Giovanni Battista nel mese di agosto. La fiera dovrà svolgersi con continuità da due giorni prima a due giorni dopo quella festa (1).  Chiunque voglia partecipare a questa fiera potrà arrivare, fermarsi e ripartire di persona e con le sue cose per tutto il tempo suddetto. E non faranno ostacolo sia le rappresaglie che potrebbero essere temute che i debiti di qualunque tipo. E non si potranno fare sequestri di cose o arresti di persone contro chi partecipa alla suddetta fiera. Non godranno di queste garanzie i banditi del comune per malefizio, i falsari, gli scippatori. Gli assassini, i ladri e altra gente di cattiva fama e condizione. ll podestà e signori Cinque dovranno fare bandi per pubblicizzare questa fiera e renderla nota alle città circostanti e alle località  vicine, con lettere del comune di Montepulciano, almeno dieci glomi prima della festa, invitando graziosamente ad intervenire alla fiera sotto la suddetta sicurezza. E i signori Cinque "pro tempore" dovranno eleggere almeno tre giorni prima della festa di S. Giovanni Battista del mese di agosto due uomini dabbene rispettosi della legge col salario di 15 soldi al giorno ciascuno. Costoro dovranno avere due cavalli a spese del comune. Tali eletti dovranno provvedere ad amministrare la giustizia a tutti quelli che lo chiedono in occasione della festa di S. Giovanni e della sua fiera per due giorni precedenti e seguenti. Nei quali giorni né il podestà, ne il sindaco, né il giudice del comune potranno rendere giustizia. Questi due ufficiali durante i giorni della fiera potranno prendere conoscenza, istruire e concludere ogni e ciascuna causa che sorgesse tra qualunque persona che prende parte alla fiera, senza che sia speso un soldo,direttamente e senza la formalizzazione del giudizio, in fretta e sommariamente, trascurando ogni aspetto formale e sostanziale del giudizio stesso. E potranno ordinare il pagamento fino a 100 soldi nell'esercizio del loro incarico. Tutto quello che sarà stato da loro deciso avrà valore legale e dovrà essere mandato ad esecuzione, senza alcuna eccezione, dai pubblici ufficiali della città come se fosse stato deciso dagli altri pubblici ufficiali stessi. Per le cose suddette dovrà essere prestata piena fiducia a questi sovrintendenti della fiera e tutti dovranno obbedire loro e a ciascuno dei custodi della fiera da loro dipendenti, sotto pena di una multa di 20 soldi per chiunque e qualunque mancanza.

DAL QUARTO LIBRO DEL SIGNOR SINDACO SUI CASI STRAORDINARI

CLXXX- OFFERTE DA FARE PER LA FESTA
DI SAN GIOVANNI DEL MESE DI AGOSTO

RUBRICA


"A onore e gloria di Dio onnipotente e della Beata Maria sempre Vergine e del Beato Giovanni Battista, che é patrono e protettore del comune di Montepulciano, e di tutti i santi e le sante di Dio, si stabilisce e si ordina che alla vigilia della festa del Beato Giovanni Battista, festa che si celebra nel mese di Agosto, il comune e I rettori delle contrade e delle frazioni della città di Montepulciano e del suo distretto, ogni anno e per sempre, facciano le seguenti offerte alla pieve di Santa Maria di Montepulciano.
I signori Cinque, pretori e governanti del comune, in nome e per conto del comune stesso, dovranno offrire un cero pesante 25 libbre.

A portare questo cero e col cero stesso debbono andare il signor podestà, il signor sindaco, il signor giudice e assessore, i signori Cinque e tutti i pubblici ufficiali forestieri della città, ognuno di essi con un cero di almeno 1 libbra da fare a spese del comune, che gli stessi e ciascuno di loro dovrà offrire alla suddetta pieve. Cosi pure i rettori delle contrade di san Donato, di Talosa, di Cagnano, di Voltaia, di Gracciano e del Poggiolo, uno per ciascuna contrada, dovranno portare e offrire alla suddetta pieve un cero di 15 libbre per ogni contrada. I rettori delle contrade di Coste e di Collazzi dovranno portare e offrire un cero di 10 libbre per ciascuna delle stesse contrade. A recare e offrire a questi ceri devono andare i rettori di ognuna delle contrade accompagnati da almeno dieci uomini della contrada, tra i quali devono essere I camerai i e i consiglieri di ognuna delle contrade. Ciascuno dei rettori e di coloro che li accompagnano dovrà portare in mano e oh'rire, un cero di mezza libbra al minimo e di 1 libbra al massimo a spese di ciascuna delle contrade. Cosi anche i rettori delle frazioni di Gracidano vecchia, dell'Abbadia, di Argiano, e di Acquaviva devono portare e offrire alla suddetta pieve un cero di 15 libbre per ognuno di esse.

I rettori delle frazioni della pieve di San Vincenzo, con la frazione di Ascianello, di Poggio Ciaragio, del Greppo e Pantaneto, e la frazione di Castelvecchio, di Puscinale, di Metina, di Cervognano, di Collefrancoli di Purnelli, di Sant'albino e della Ciarliana per ciascuna delle stesse, devono portare e offrire alla pieve un cero di 10 libbre per ogni frazione. A portare e offrire questi ceri devono recarsi i rettori delle frazioni di Gracciano, Abbadia, Argiano e Acquaviva. Ciascuno accompagnato da latri 8 uomini delle frazione. I rettori delle altre frazioni citate saranno accompagnati da 6 uomini di ciascuna delle frazioni tra i quali dovranno essere I cameraii e i consiglieri. Ciascuno di questi rettori e di coloro che li accompagnano dovrà portare in mano e offrire alla suddetta pieve un cero di mezza libbra al minimo e di 1 libbra al massimo a spese di ognuna delle loro frazioni. I rettori delle altre frazioni che non sono state nominate sopra dovranno portare e offrire alla pieve un cero di almeno 5 libbre per ognuna delle frazioni. A portare e offrire questi ceri devono andare i rettori di ognuna delle frazioni accompagnati da altri 4 uomini. Ognuno dei rettori e di coloro che accompagnano dovrà recare in mano e offrirlo alla pieve un cero di 4 once a spese di ognuna delle loro frazioni.

l retori delle contrade e delle frazioni suddette e di ciascuna delle stesse sul più grande dei ceri da offrire dovranno porre un cartiglio nel quale sarà scritto il nome della contrada o frazione alla quale appartiene il cero. I rettori delle contrade e delle frazioni sono tenuti a fare le cose dette e osservare le procedure sotto pena di 10 lire di multa alla contrada o frazione che contravviene, da comminare dal signor sindaco. Lo stesso signor sindaco nel mese di agosto e prima della festa della Beata Vergine Maria dovrà mandare a dire e ordinare a ogni e ciascun rettore delle contrade o frazioni della città e del suo distretto che dovranno scrupolosamente osservare le disposizioni citate. inoltre per ricevere queste offerte, conservarle, amministrarle e convertirle in paramenti, ornamenti addobbi e in altre cose necessarie alla pieve e che siano consone al servizio e la culto divino, 2 persone incaricate del deposito delle offerte e scelte dai signori Cinque dovranno essere presenti al momento delle offerte e al mattino del giorno della festa fino alla messa per ricevere le offerte stesse. Per tutto il tempo con costoro dovrà sempre esserci il notaio del signor sindaco, che dovrà registrare I nomi dei rettori delle contrade e delle frazioni che portano i ceri e il numero degli accompagnatori che hanno con sé, perché si possa controllare se le prescrizioni di questo Statuto sono state integralmente osservate. Questi che sono stati eletti nei 3 giorni successivi alla festa e alla presenza del notaio del signor sindaco, dovranno controllare pesandoli i ceri per vedere se corrispondono al peso prescritto. Se ne troveranno qualcuno non del suo peso o troveranno che le disposizioni suddette non sono state tutte o in parte osservate, dovranno riferire al signor sindaco quello che hanno accertato perché ne segua la punizione ai contravventori. Questi pubblici ufficiali dovranno registrare dettagliatamente ogni entrata e uscita che si riferisce al loro incarico e alla fine del loro incarico renderne ragione al signor sindaco. Come compenso ricevano quanto sembrerà opportuno ai signori Cinque".
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(1) Il 29 agosto ricorre il martirio di S. Giovanni Battista. L'altra festività del calendario riferita a questo Santo é il 24 di giugno.
(2) Le offerte consistono in ceri di vario peso che saranno successivamente fusi insieme e adoperati nel corso deIl'anno per il fabbisogno  delle ufficiature della chiesa


Art. 4 - DELLA MANIFESTAZIONE

La manifestazione dell'Antica Corsa del Bravio, oggi delle Botti, antica e mai perduta tradizione del popolo Poliziano, si tiene l'ultima Domenica del mese di Agosto di ogni anno in onore del Santo Patrono, San Giovanni Decollato. Edizioni straordinarie potranno essere realizzate in occasioni particolari dietro delibera espressa dal Consiglio di indirizzo del Magistrato delle Contrade, sulla base delle maggioranze previste per le modifiche statutarie dello stesso, che determina anche il relativo cerimoniale tradizionale. La manifestazione e costituita altresì dagli altri appuntamenti previsti nel cerimoniale istituzionale tradizionale come segue:
A.   Apertura dell'anno contradaiolo;
B.   Cerimonia di Presentazione del Panno del Bravio;
C.   Cerimonia del "proclama del Gonfaloniere;
D.   Cerimonia del "Corteo dei Ceri";
E.   "Settimana degli eventi" con Ie prove in notturna degli spingitori;
F.   Cerimonia del ringraziamento e corteo della vittoria della contrada vincitrice il Bravio;
G.  Cerimonia della premiazione del concorso "Arca d'Argento" coincidente con la chiusura dell'anno contradaiolo.

ll Comune di Montepulciano curerà:
-   la disponibilità di tutti gli ambienti di proprietà comunale e degli altri gli spazi necessari allo svolgimento della
-   manifestazione e degli altri appuntamenti previsti nel cerimoniale istituzionale tradizionale;
-   la predisposizione di tutte le infrastrutture necessarie alla manifestazione e agli altri appuntamenti previsti nel
-   cerimoniale istituzionale tradizionale (tribune, palchi, transenne, ecc.);
-   Ia predisposizione degli atti autorizzativi necessari per lo svolgimento della manifestazione;
-   il coordinamento delle attività relative alla sicurezza e all'ordine pubblico per tutti gli eventi della manifestazione.
Tutti i compiti sopra elencati saranno svolti in stretta collaborazione con il Magistrato delle Contrade.


IL GIORNO DEL BRAVIO DELLE BOTTI


L'ultima domenica del mese di Agosto di ogni anno in onore del Santo Patrono, San Giovanni Decollato, si corre il Bravio delle Botti.
L'intera giornata si divide in due cerimoniali che si svolgono in maniera distinta:
"   ll cerimoniale della mattina;
"   ll cerimoniale del pomeriggio.

CERIMONIA DELLA MATTINA


1. Appuntamento in Palazzo Comunale
Le comparse delle Contrade in corteo storico, partendo dal proprio territorio e il Corteo Pubblico partendo dalla sede del Magistrato delle Contrade, raggiungono Piazza Grande per riunirsi entro le ore 9,45 nelI'atrio del Palazzo Comunale. Entrata l'ultima Contrada il portone del Palazzo Comunale verrà chiuso e avrà inizio la cerimonia ufficiale di estrazione delle posizioni di partenza e delle botti. Da questo momento non sarà concesso a nessuno l'ingresso dal portone centrale ad eccezione degli autorizzati che potranno accedere esclusivamente dalla porta laterale.

2. Cerimonia di estrazione a sorte delle posizioni di partenza e delle botti
La cerimonia di estrazione a sorte si svolge nell'Aula Consiliare e dovrà avere inizio non oltre le ore 10,15. Alla cerimonia, presieduta dal Sindaco del Comune di Montepulciano e dal Reggitore del Magistrato delle Contrade, dovranno essere presenti i componenti del consiglio d'indirizzo, gli otto Altieri in rappresentanza delle Contrade ed i Suonatori di Chiarine del Corteo Pubblico. Inoltre dovrà essere presente il Notaio del Magistrato delle Contrade che ha il compito di verbalizzare Ia procedura di estrazione a sorte.  ll Sindaco provveda al controllo dai biglietti indicanti il noma di ciascuna contrada ad a sigillarli negli appositi contenitori.   ll Reggitore, coadiuvato da un/a paggetto/a, li depositare alI'interno dall'urna par darà inizio all'astrazione. L'estrazione dalla posizioni di partenza a dalla botti sarà ripetuta fino al termina dalla Contrada in gara in ordina progressivo dalla postazione di partenza numero uno alla postazione di portanza numero otto e comunque fino al numero dalla Contrada partecipante

3. Cerimonia di estrazione a sorte delle posizioni di partenza e delle botti
Estratta la prima Contrada, I'Alfiere dalla stessa prende la propria bandiera a si mostra alla Piazza dalla finestra centrale dall'Aula consiliare preceduto dal suono dalla chiarina, contemporaneamente all'esposizione dalla bandiera la comparsa dalla Contrada astratta, ad eccezione dall' Alfiere, dal Magistrato a dal Portatore di Cero, uscirà dal Palazzo Comunale e sfilerà alla base dal sagrato dal Duomo. Giunta all'altezza dal centro dal sagrato, i Tamburini a gli Sbandieratori saliranno sullo stesso par effettuare la sbandierata mentre gli altri figuranti  proseguiranno par schierarsi al posto Ioro assegnato dal cerimoniale. Una volta terminata la sbandierata i tamburini a gli sbandieratori si sistemeranno ai lati dal sagrato. Allo stesso tempo si provvederà all'esposizione dalla bandiera dalla Contrada astratta sulla facciata dal Palazzo Comunale e partirà dal Iato dal Vicolo Danesi, rispettando rigorosamente l'ordine, di estrazione. Contemporaneamente alla sbandierata, la botte assegnata dovrà essere  "rotolata" dai due Spingitori designati par la Corsa dal Bravio, in tenuta da gara, dal Palazzo Comunale alla forgia posta sul sagrato, a posizionata sull'apposito vaggiolo. Alla fine dalla sbandierata, sul rullo dai tamburi, la botte sarà marchiata a fuoco dal/i forgiatore/i in costume storico. Terminata la marchiatura, gli Spingitori riprenderanno la botte e si sistemeranno nel posto Ioro assegnato sugli scalini dal sagrato fino al termine della cerimonia. Finito il cerimoniale par la prima Contrada astratta, si procederà per la seconda nello stesso modo e così di seguito. Le operazioni di estrazione termineranno con la Lettura dal verbale cha, approvato dai componenti il consiglio d'indirizzo, sarà formato dal Sindaco, dal Reggitore a dal Notaio dal Magistrato dalla Contrada.

4. Cerimonia di consegna dal Panno dal Bravio dal Comune al Magistrato dalle Contrade
ll Sindaco, gli Assessori, il Gonfalone dal Comune scortato da due guardia in alta uniforma a da un'aItra guardiacon il Panno dal Bravio, il Raggitore, i rappresentanti dal consiglio d'indirizzo, i Magistrati, i Portatori  del cero (con il cero), gli Alfieri, il Corteo Pubblico, escono dal Comune, annunciati dal suono dalla chiarina, par accompagnata, in corteo, il Panno dal Bravio alla cerimonia ufficiale di consegne. ll corteo  sfilerà  alla base del sagrato dal Duomo, par salirvi all'altezza del portone centrale a disporsi sul medesimo omaggiato dal rullo dai tamburi a dallo sventolio delle bandiere. I rappresentanti del Comune, salando, si posizioneranno sul Iato destro dal sagrato mantra i Rettori ad il Reggitore sul Iato sinistro. Preceduto dal suono dalla chiarina il Vescovo uscirà dalla Cattedrale, ad in sua presenza, il Sindaco, portandosi al centro dal sagrato, consegna il Bravio al Reggitore.

5. Benedizione dagli Spingitori e Solenne Pontificale
Una volta effettuato il passaggio dal Bravio il Vescovo procederà alla Benedizione dagli Spingitori. La
benedizione sarà preceduta e seguita dal rullo dai tamburi a dallo sventolare dalla bandiere.
impartita Ia Benedizione, il Vescovo, seguito dai figurantii previsti dal Cerimoniale rientrerà in Duomo per
celebrare il solenne Pontificale in onore del Patrono San Giovanni Decollato. Al momento dell'Offertorio, i
Magistrati accompagnati dal Portatore di Cero, offriranno nelle mani del Vescovo il Cero Votivo al Santo Patrono.

6. Fine della cerimonia della mattina e rientro nelle Contrade
l figuranti delle Contrade che non parteciperanno alla messa, in corteo storico, rientreranno nel proprio territorio, mentre i figuranti del Corteo Pubblico rientreranno in Comune. I Tamburini potranno iniziare a suonare, nel rispetto della celebrazione del Pontificale, solo dopo essere usciti da Piazza Grande. I figuranti delle Contrade presenti alla messa, una volta terminata, si disporranno in corteo, a partire dall'ottava contrada estratta alla prima estratta, all'interno della Cattedrale e raggiungeranno i propri territori. Alla stessa maniera si comporteranno i figuranti del Corteo Pubblico, presenti in Cattedrale, per raggiungere la sede del Magistrato delle Contrade.

CERIMONIA DEL POMERIGGIO


1. Appuntamento alla Colonna del Marzocco
Alle ore 15,00 le comparse delle Contrade muoveranno dai propri territori, ed il Corteo Pubblico dalla sede del
Magistrato delle Contrade per raggiungere, rigorosamente in Corteo storico, Ia Colonna del Marzocco. Una volta raggiunta la Colonna, sempre in Corteo, si recheranno nel parcheggio del Conservatorio di San Girolamo per attendere l'arrivo di tutti gli altri figuranti.

2. Corteo Storico del pomeriggio
Completato l'arrivo, entro comunque le 15,40, le comparse delle contrade si disporranno nell'ordine di sfilata e
più precisamente:
-   i quattro paggetti (femmine);
-   i Portatori di cero (senza cero) delle prime quattro Contrade estratte;
-   le Comparse delle Contrade secondo l'ordine di estrazione a sorte della cerimonia della mattina;
-   i Suonatori di Chiarine;
-   i Labari della Comunità e del Magistrato a coppia; .
-   il Labaro con il Panno del Bravio;
-   i Magistrati delle Contrade a coppia secondo I'ordine di estrazione;
-   il Gonfaloniere con i tre Notai;
-   gli Armati a difesa dei Notabili;
-   i Portatori di cero (senza cero) delle seconde quattro Contrade estratte;
-   i quattro paggetti (maschi).

Durante il Corteo gli Sbandieratori delle Contrade potranno sbandierare nei seguenti punti:
-   Colonna del Marzocco;
-   Chiesa di S. Agostino;
-   Piazza delle Erbe;

-   Palazzo di Giustizia;
-   Piazzetta di Cagnano; .
-   Piazza S. Maria;
-   Cantina del Redi;
-   Palazzo Ricci;
-   Palazzo Comunale;
-   Sagrato del Duomo.
Negli stessi punti i Suonatori di Chiarine eseguiranno uno squillo.

Quando una Contrada sbandiererà in uno dei punti ufficiali le altre avranno la facoltà di farlo nel punto in cui si trovano, con l'obbligo di ripartire immediatamente come il Corteo riprenderà la propria sfilata. ll Corteo storico arrivato in Piazza Grande salirà sul sagrato del Duomo e scendendo dalla scalinata vicino al campanile, raggiungerà il posto assegnato sulla tribuna dei figuranti compreso il Corteo Pubblico ad eccezione dei Portatori di Labaro (compreso il Labaro che trasporta il Panno del Bravio) e dei suonatori di Chiarine che entreranno aIl'interno del Palazzo Comunale.

3. Partenza della Corsa del Bravio delle Botti

Alla chiusura del portone del Palazzo Comunale, inizieranno i rintocchi del Campanone sulla Torre del Comune quale segnale tradizionale della partenza della Corsa del Bravio delle Botti. L'effettiva partenza della corsa viene disposta dal Reggitore del Magistrato in prossimità del relativo luogo. I rintocchi del Campanone termineranno all'arrivo di tutte le botti sul Sagrato del Duomo o comunque al termine ufficiale della Corsa.

4. Assegnazione del Bravio alla contrada vincitrice
Dopo l'arrivo dell'ultima botte sul sagrato del Duomo, o comunque dopo la chiusura ufficiale della Corsa del Bravio delle Botti da parte del Giudice di Arrivo, il Sindaco, il Reggitore, tutti i rettori delle Contrade, il Notaio, i Giudici di Botte, il giudice di Partenza e il Giudice di Arrivo dovranno immediatamente riunirsi all'interno dell'AuIa Consiliare, mentre I'intero Corteo Pubblico dovrà rientrare all'interno deIl'androne del Comune.  I presenti nell'Aula Consiliare dovranno valutare la regolarità della corsa ascoltando Ia relazione dei giudici della corsa. Al termine della valutazione dovranno riunirsi, nell'androne del Palazzo, per procedere alla Cerimonia di consegna del Bravio alla Contrada vincitrice.

5. Cerimonia di consegna del panno del Bravio alla Contrada vincitrice
Una volta nell'androne, i presenti si disporranno secondo il seguente ordine:
-   i Suonatori di Chiarine, A
-   i Labari della Comunità e del Magistrato;
-   il Labaro portatore del Panno del Bravio
-   i Magistrati delle otto Contrade;
-   il Reggitore e i Rettori delle Contrade;
-   il Gonfalone del Comune con Ia scorta di due guardie in alta uniforme;
-   il Sindaco e le Autorità Comunali;
-   il Gonfaloniere ed i tre Notai con gli armati.

Terminata la disposizione sarà aperto il portone del Palazzo Comunale ed al suono delle chiarine uscirà il Corteo per la consegna del Bravio alla Contrada vincitrice che, con i propri contradaioli, attenderà nel sagrato della Cattedrale. Giunti sul sagrato del Duomo, il Reggitore ed il Sindaco consegneranno il Panno del Bravio al Rettore della Contrada vincitrice; dopodiché la Comparsa di ogni Contrada rientrerà nel proprio territorio in ordine di parata, mentre la comparsa del Magistrato, sempre in ordine di parata, rientrerà alla sede del Magistrato delle Contrade.


APERTURA DELL'ANNO CONTRADAIOLO


L'apertura dell'Anno Contradaiolo coincide con le festività in onore di S. Agnese che hanno inizio il 20 Aprile di
Ogni anno.  l festeggiamenti per l'Apertura dell'Anno Contradaiolo hanno inizio la quarta domenica di Aprile e terminano il 1° Maggio. ll corteo delle Contrade in onore della Santa, quale segno di inizio della loro attività, si terra la quarta domenica di Aprile di ogni anno. Nella domenica designata, la Comparsa di ogni singola Contrada composta da un numero minimo di otto figuranti: il Magistrate, l'AIfiere, il Cavaliere, la Dama, i due Sbandieratori e i due Tamburini; i Rettori delle Contrade, il Reggitore, il Corteo Pubblico con il Gonfalone del Magistrate delle Contrade, il Sindaco, gli Assessori, il Gonfalone del Comune e due Guardie in alta uniforme, in corteo, previo concentramento in Piazza Grande, raggiungeranno il Santuario di S. Agnese per ricordare e partecipare "all'Apertura della Salma della Santa" con la cerimonia impropriamente detta delle "Tre Chiavi". Si ricorda infatti "Dai libri agiografici su S. Agnese e dalle Cronache del Santuarie" che fu solennemente canonizzata il 12 maggio 1726 dal sante papa domenicano Benedetto Xlll, ma si cominciò a solennizzare da subito Ia Santa Poliziana il l° maggio con grande concorso di popolo, anche se non si poteva dire I'ufficio e la messa in suo onore". Concessione quest'ultima fatta da papa Clemente Vll nel 1522. ll corpo di S. Agnese, circondate di crescente venerazione dai poliziani, nel 1539 fu traslato all'altare maggiore dalla stanza della Santa, deve era custodito dall'epoca della morte. Fu in questa occasione che fu messo in altre bellissimo cofano di legno scolpito ed decorato con sopra la statua giacente della Santa. ll cofano in legno di noce intarsiato. Si Iegge infatti nel libre scritto dal Padre Serdini Mariani del 1606 "si ordine che si facesse una cassa grande di noce a foggia di sepolcro, con alcuni intagli messi a oro, e di dentro rigiratola d un' ermisino incarnato, vi  collocarono per mano dei padri di quel convento il corpo di S. Agnese: e di sepr'alla cassa, vi posero una statua rappresentante S. Agnese morta, in abito di Monaca di S. Demenico, e acciò si conservasse quel corpo in maggiore venerazione, si fermo un decreto fra la religione, e la comunità che si facesse tre chiavi; quella di mezzo che é la principale la tenessero i padri come legittimi possessori de' quali é il dominio diretto di tanta reliquia, e le altre due le tenessero i rappresentanti della comunità, di cui e la protezione dell'istessa dalle Cronache si Iegge che il Consiglio di Montepulciano decise nel 1604 di aprire la cassa di noce che conteneva il corpo mortale di S. Agnese tre volte l'anno: per I'Assunta (15 agosto), il 20 di aprile (festa solenne di S. Agnese), e il l° di maggio (festa popolare di S. Agnese). ln seguito i padri del convento sentendosi troppe limitati da questo regolamento, con il parere favorevole della parte civile, ottennero la possibilità di aprire la cassa tutte le volte che fesse state necessario, in qualsiasi momento dell'anno, si ottenne quindi un accordo tra i "Padri e la Comunità".

Cerimoniale delI' Apertura dell'Anno Contradaiolo
Le due chiavi in possesso della "Comunità" saranno conservate con la massima devozione e sicurezza, una presse la sede del Magistrate delle Contrade in rappresentanza della "Comunità" contradaiola, e l'altra in Comune nelle mani del "signor Sindaco". La quarta domenica di Aprile, il Sindaco, gli assessori ed il Gonfalone del Comune attenderanno nel Palazzo Comunale le Comparse delle Contrade ed il Corteo Pubblico che vi giungeranno, partendo alle ere 9.30 circa, rispettivamente dal proprio territorio e dalla sede del Magistrate delle Contrade, II Corteo Pubblico, per mano di un Armate, porterà, sopra ad un cuscino di celere scarlatte, la Chiave che ha in custodia. L'altra Chiave, anch'essa sopra ad un cuscino scarlatte, sarà portata per conto del "signor Sindaco" da una delle  due Guardie in alta uniforme.. La seconda Guardia sarà di scorta al Gonfalone del Comune. Completato l'arrivo delle Comparse e del Corteo Pubblico, alle ore 10,00 circa, il Corteo muoverà dal Palazzo Comunale attraversando Piazza Grande sfilerà poi per via del Teatro, via dell'Opio nel Corso, via di Voltaia nel Corso, via di Gracciano nel Corso per uscire dalle mura cittadine attraverso Porta al Prato e raggiungere il Santuario di "Santa Maria Novella fuori Porta di Gracciano", oggi S. Agnese, per partecipare alla messa Solenne delle ore 11,00 e per partecipare all'inizio della S. Messa all'apertura dell' urna che contiene il Sacro Corpo.  ln contemporanea quindi le Tre Chiavi muoveranno, trasportate rispettivamente dal Sindaco, dal Gonfaloniere e dal Superiore del Convento per precedere all'apertura della Santa. Durante Ia messa, dopo la lettura del Vangelo si precederà alla Benedizione degli Alfieri e delle loro Bandiere, simbolo di rappresentanza ufficiale delle Contrade. La benedizione della bandiera darà l'ufficiale all'Apertura dell'Anne Contradaiolo e all'esposizione e sventolio dei vessilli delle Contrade.
In onore della Santa Patrona, nostra protettrice, all'uscita della messa in Piazza S. Agnese avverrà una "sbandierata, dopodiché le Contrade, sempre in Corteo Storico, disposte secondo l'ordine di fermata presso il proprio territorio, vi faranno rientro, alle stesso modo si compererà il Corteo Pubblico e quelle del Comune.

Cerimoniale per l'Offerta del Cere a S. Agnese il 1° Maggio
ll 1° Maggio di ogni anno verrà rievocata l'antica Offerta dei Ceri da parte di tutta la comunità a S. Agnese.

Cenni storici.
Dagli Statuti di Mentepulciane A. D. 1337


l° STATUTO - CARICHE DEL COMUNE

XXXII - FIERA DELLA FESTA DELLA BEATA AGNESE

RUBRICA


"Si é stabilito e si ordina che il prime di maggio, quando si usa celebrare la festa della beata Agnese, già badessa del monastero di Santa Maria Novella fuori porta di Gracciano, e il girono precedente e quelle seguente si tenga una fiera di bestiame, mercanzie e altre cose presso il monastero, nella zona circostante il menassero stesso, nella città di Montepulciano e negli altri pesti deve sembrerà opportune ai signori Cinque. Si facciano bandi per Ia città di Montepulciano dieci giorni prima delle svolgimento di questa fiera e i signori Cinque Ia notifichino con lettere del comune alle terre e alle citta vicine e circostanti perché tutti quelli che vogliano prendere parte a questa fiera possano farle liberamente e in sicurezza, arrivando, fermandosi e tornando indietro con le loro cose per tutto il periodo suddetto. Rappresaglie e debiti di qualunque tipo non potranno essere di ostacolate alla partecipazione, ne si potranno fare sequestri di cose e arresti di persone contro chi partecipa alla fiera. Non potranno però godere di tali garanzie i banditi per malefizio del comune di Montepulciano, i falsari gli scippatori i ladri e altra gente di cattiva fama e condizione. ln occasione di questa fiera si eleggano, alle scopo di rendere giustizia, ufficiali e custodi della fiera, con salari e dotazione identici a quelli previsti per la fiera di San Giovanni nel mese di agosto" Nel LXIII del suddette libre sulle elemosine da fare si legge: '"onore e reverenza di Dio onnipotente e della beata sempre vergine Maria e del beate Giovanni Battista. . ..perché Dio onnipotente mantenga e conservi in uno stato di pace e prosperità la città di Montepulciano e il suo distretto. .   si specifica che il Comune si impegnava annualmente nel mese di settembre e nel mese di ottobre a versare al convento di S. Maria Nevella  50 lire cortonesi altre 10 lire cortonesi per gli indumenti dei due frati che vi abita vane e 10 lire cortonesi ai frati che predicavano  nelle pieve di S. Maria durante la quaresima ".

CLXXXI OFFERTE DA FARE PER LA FESTA DI SANT'AGNESE - RUBRICA


"Si é stabilito che al prime di maggio, giorno nel quale e antica usanza celebrare la festa di Sant'Agnese, un tempo badessa del Monastero di Santa Maria Novella fuori porta di Gracciano, siano fatte offerte a questo monastero nel mede seguente. Nel giorno della festa i signori Cinque insieme con il signor podestà, il signor sindaco, il giudice e l'assessore e gli altri pubblici ufficiali forestieri del cedue dovranno recarsi alla Chiesa del Monastero con un cero adeguato, del peso che sembrerà opportuno ai signori Cinque. E anche i rettori di ognuna delle contrade e frazioni nel giorno della festa, dovranno recarsi alla chiesa con un cero del pese che sembrerà loro conveniente per offrire il cero  stesso"

Cerimoniale
Il giorno 1° Maggio la Rappresentanza Ufficiale delle Contrade composta da: Magistrate, Portatore di Ceri e Alfiere, i Rettori delle Contrade, il Certe Pubbliche con  il Gonfaloniere con il cuscino con la "Chiave della Comunità Contradaiola", il Sindaco, con il cuscino con la "Chiave del signor Sindaco in nome e per conto del Comune stesso", gli Assessori, il Gonfalone del Comune scortate da due Guardie in alta uniforme, si ritroveranno alle ere 8,00 aIl'interno del Chiesa di S. Agnese. Dal Chiostro, il Corteo, muoverà verso l'ingresso principale del Santuario, accompagnate dal suono della Banda Comunale che a sua volta ha raggiunte Piazza S. Agnese per onorare la "Festa dei Lavoratori". Come si legge nelle "Cronache del Santuario" durante la Messa Solenne, che avrà inizio alle ere 8.30, avverrà l'Offerta del Cere votivo da parte delle Contrade in onere della Santa Patrona. Prima dell'inizio della celebrazione della messa, il Sindaco, ll Gonfaloniere e il Superiore del Convento ciascuno con la Chiave che con devozione conserva, parteciperanno al rito dell'apertura della Salma della Santa. Una volta finite le celebrazioni, il Corteo al completo, dopo aver omaggiato la Santa, uscirà dalla chiesa e ternerà all'interno del Chiostro di S. Agnese.

I Per Religione si intende l'Ordine Domenicane.
2 Il Convento di suore di S. Maria Novella e l'attuale chiesa di S. Agnese. `
3 I frati predicatori sono i domenicani.

CERIMONIA DI PRESENTAZIONE
DEL PANNO


La Cerimonia di Presentazione del Panno, alla presenza della popolazione, si tiene la domenica antecedente il Bravio delle Botti. Durante la Cerimonia verrà presentate ufficialmente "ll Panno" del Bravio.
Alla cerimonia partecipano:

- ll Sindaco in rappresentanza del Comune;
- ll Reggitore in rappresentanza del Magistrate delle Contrade;
- I Rettori in rappresentanza delle otto Contrade;
- La rappresentanza ufficiale delle Contrade;
- ll Corteo Pubblico.

ll Comune di Montepulciano in collaborazione con il Magistrate delle Contrade individua il luogo e le modalità di svolgimento della manifestazione nonché la partecipazione degli invitati, autorità e personalità.  ll Magistrate delle Contrade definisce l'eventuale partecipazione di ulteriori figuranti del corteo storico.

CERIMONIA DEL PROCLAMA DEL GONFALONIERE


La Cerimonia del Proclama del Gonfaloniere si tiene il sabato antecedente la penultima domenica del mese di agosto, alle ere 21,00 circa, e da inizio alla "Settimana degli Eventi". Le Comparse delle Contrade rispettando gli antichi Terzieri di Sant'Agostino, San Francesco e Santa Maria, partendo dai medesimi, raggiungono in contemporanea Piazza Grande, rispettivamente da Via del Teatro, Via Ricci e Via di San Donato, per udire il proclama dell'inizio dei festeggiamenti in onere del Sante Patrono San Giovanni Decollato I Terzieri in cui sene divise le Contrade sin dal trecento sono:
o Sant'Agostino con colore Rosso, che ha per stemma la Mitra e il Pasterale e composte dalla Contrada di Gracciano e dalla Contrada di Poggiolo.
o San Francesco con celere Verde che ha per stemma un Carde e composte dalla Contrada delle Ceste, dalla Contrada di Talosa e dalla Contrada di Volatia.
o Santa Maria con colore Bianco che ha per stemma una Rosa Mistica e composta dalla Contrada di Cagnano, dalla Contrada di Collazzi e dalla Contrada di San Donato.
ll Gonfaloniere alla presenza di tutto il Corteo Storico procede alla lettura del Proclama nel testo in allegato. Una volta terminato I'intero cerimoniale previsto, le Comparse delle Contrade, per Terziere, in Corteo Storico, ritornano nel proprio territorio.

Art. 13 - DEGLI ALLEGATI
Testo del Proclama del Gonfaloniere
"IO GONFALONIERE di MONTEPULCIANO Stabilisco che a venerazione, riverenza , e onore della santissima festa del Beato Giovanni Battista, Santo difensore e protettore del Comune e del popolo della terra di Montepulciano, si faccia e si debba fare, alla pieve di Santa Maria di detta terra, I 'offerta cerimoniale delle cera dalla contrade, secondo la quantità, la qualità, i modi a la disposizioni stabilita, sempreché non vi sia nulla in contrario da parta di altri statuti o ordinamenti, a cioè cha da parta dalla contrada di Montepulciano si facciano a si debbano fare cari con la loro asta a spesa dalla stessa, da offrirsi in modo onorifico alla messa a alla mattina alla detta Piave mentre si celebrano i divini uffici. E susseguentemente dopo i suddetti signori, rettori a carica ufficiali, dalla contrada di detta terra a dal suo distratto, con i loro consiglieri, siano tenuti a dovuti a portarsi alla detta Pieve all'ora predetta a ad offrire i cari, dal peso coma segue:.

o I rettori della comunità di San Donato,
o l rettori della comunità di Talosa
o l rettori della comunità di Cagnano
o I rettori della comunità di Gracciano
o l rettori della comunità di Voltaia
o I rettori della comunità di Poggiolo

Siano tenuti e debbano offrire all 'ora a al momento sopra detti un caro dal peso di quindici libbra;

o I rettori della comunità di Costa
o I rettori della comunità di Collazzi

Siano tenuti e debbano offrire seguendo i precedenti un caro dal peso di sei libbra, da portarsi nello stesso modo. Pan menti, perché la solennità dalla festa sopra detta appaia più venerabile, par sua maggior riverenza e a felice memoria " dallo Stato dal popolo a par sua maggior grandezza, si provvida, si ordinò, si stabilì a si sancì che ne giorno dalla sopra detta festa si corra a si debba correre il Bravio, o sia palio, di stoffa scarlatta, del valore a del prezzo di almeno trenta fiorini d 'oro; E il Bravio si corra nel giorno sopra detto partendo dalla colonna dal Marzocco, percorrendo la strada a via diritta di Gracciano verso la Gavina a par la via a strada diritta di Voltaia a di Cagnano verso la chiesa di Santa Maria, a par Ia via a strada diritta di Collazzi a dalla Costa entrando par la porticciola sotto la casa di Cristofano di lacopo a per l'onorevole strada dalla Marcanzia tino alla piazza all'angolo della Pieve dove si vende il pesce, nel quale luogo a nell'ora cha parra opportuna ai signori Priori sarà posto nel detto giorno il Bravio di cui sopra. E in precedenza par la durata di quindici glomi, la gara sia annunciata pubblicamente a in modo onorevole con due tromba, a inoltra la si randa nota anche mediante lettera di detto Comune nella bitta vicina. E all'ora a al tempo che sembrerà opportuna a piacerà ai signori Priori a al Gonfaloniere dal popolo di detta terra si corra detto palio con i corridori iscritti, ala botti opportunamente contrassegnata; a quella che per prima dalla botti iscritta assegnata alla contrada e descritta dal cancelliere di detto Comune, correndo per la strada a via predetta, con partenza legittima e idonea insieme agli altri corridori data del cancelliere di detto Comune al quale si deve attribuire piena fede fin dalla partenza sopra detta, quella dunque di cui sopra che giunga per prima al luogo predetto, ottenga il Bravio a alla sua Contrada si debba concederà a aggiudicare.

E per esaminare, vedere e giudicare chi fra i corridori sia arrivato primo a osservato tutto ciò di cui sopra, siano eletti nello stesso giorno dai signori Priori a dal Gonfaloniere dal popolo dai buoni uomini, uno par ciascuna botta, la cui decisioni, presa insieme ai signori Priori a al Gonfaloniere dal popolo, rimangano forma a siano osservate e per questo affinché i corridori predetti possano correre liberamente e senza alcun impedimento, i signori Priori a il Gonfaloniere dal popolo di detta terra procurino e sollecitano la buona tenuta dalla strada a dalla via dalla corsa predetta.

E procurino, affinché i corridori non ricavano ingiuria, impedimento o sia offesa, da alcuna persona, dai quali fatti sia trasmessa relazione di piana fede redatta dai datti funzionari, alla curia dai malanni di detto Comune.

E si conceda agli ufficiali a agli uomini della terra, e forestieri, deputati alla sorveglianza, che possano arrestare, e condurre davanti alla curia dai malefici detto Comune, chiunque impedisca la corsa dai corridori o di qualcuno di loro. E sia consentito a detti ufficiali e addetti alla sorveglianza ammonirà e castigherà liberamente e impunemente chiunque faccia rumore o strepito, o si frapponga alla corsa, gridi o tiri colpi; Chiunque dalla terra o dal distratto contravvenga a quanto sopra detto, di fiorini duecento vanga ammendato, da comminarsi subito a in modo sommario, a cura dall'ufficiale forestiero a cui signori Priori a il Gonfaloniere dal popolo abbiano formalmente affidato questo incarico. E se la pena non viene pagata entro dieci gironi dall'aver commesso il reato, sia consentito allo stesso ufficiale di metter in il reo e di condannarlo al doppio senza alcuna formalità, a vi rimanga fino al pagamento dalla multa. Sa invero il reo e forestiero, l'ufficiale stesso lo condanni senza formalità e una pena di quattrocento o lira cortonesi, e se non la paga entro dieci giorni e viene in mano di detto Comune, gli si amputi la mano destra. E quell'ufficiale di detto Comune e cui é stato formalmente affidato dai signori Priori a dal Gonfaloniere dal popolo il compito d'inchiesta, abbia la facoltà d'inquisizione, giurisdizione, autorità e potestà d'immediato procedimento, condanna e punizione secondo Ie pene sopra dette, e nessuno possa contestare il suo operato. Questo, IO, Gonfaloniere di Montepulciano ho detto e stabilito, e per Ia mia autorità, si dichiarano aperti i festeggiamenti del Santo Patrono Giovanni DecoIIato".

CERIMONIA DEL CORTEO DEI CERI


La Cerimonia del Corteo dei Ceri si tiene il giovedì antecedente il Bravio delle Botti.
Le Comparse delle Contrade, alle ore 21,00 circa, con in testa la Comparsa della Contrada vincitrice dell'ultima edizione del Bravio, in Corteo Storico, partendo dalla Colonna del Marzocco, raggiungono Piazza Grande, percorrono l'intero percorso del Bravio illuminato da torce e fiaccole, rievocano, come previsto - DAL QUARTO LIBRO DEL SIGNOR SINDACO SUI CASI STRAORDlNARl" capitolo "CLXXX- OFFERTE DA FARE PER LA FESTA DI SAN GIOVANNI DEL MESE DI AGOSTO - RUBRlCA" - (vedi art. 1 Premessa del presente Regolamento Fondamentale)  l'Offerta del Cero al Santo Patrono San Giovanni Decollato. AIl'interno del cerimoniale previsto, una volta che l'intero Corteo si sarà disposto in Piazza Grande, inizierà la Cerimonia di Offerta del Cero., la prima Contrada a muovere sarà Ia vincitrice del Bravio deII'anno precedente, a seguire le altre dello stesso Terziere e poi quelle degli altri due Terzieri.
ll Magistrato della Contrada affiancato dal Portatore di Cero, scortati dai due armati con in mano la torcia accesa, si dirigeranno verso il Comune dove sarà ad attenderli il Gonfaloniere ed il proprio Notaio.

Il Gonfaloniere tramite I'intercessione del Notaio controllerà Ia qualità e il peso del Cero, per poi dare il proprio assenso per procedere all'offerta del cero alla "Pieve di Santa Maria". Una volta che Ie otto Contrade avranno ricevuto I'assenso, un "Popolano" correrà verso Ia porta Centrale del Duomo, ed al suo bussare la porta si spalancherà nella sua intera grandezza e dalla medesima si affaccerà il Capitolo Ecclesiastico, con alle spalle il Trittico di Taddeo di Bartolo completamente illuminato. Il popolano reciterà la preghiera dal salmo 70:


Sei tu, Signore, Ia difesa del giusto.
ln te mi rifugio, Signore,                   
Su di te mi appoggiai
che io non resti confuso in eterno.             
Fin dal grembo materno,
Liberami difendimi per Ia tua giustizia,             
dal seno di mia madre
porgimi ascolto e salvami.               
tu sei il mio sostegno.
Sii per me rupe di difesa,                
La mia bocca
baluardo inaccessibili/e,                
annunzierà la tua giustizia,
poiché tu sei mio rifugio                   
sempre proclamerà
e mia fortezza.                      
la tua salvezza.
Mio Dio, salvami da/le mani de/I'empio.             
Tu mi hai istruito, o Dio,
fin da/la giovinezza
Sei tu Signore, la mia speranza,             
e ancora oggi
Ia mia fiducia                     
proclamo  i tuoi prodigi.
fin dal/a mia giovinezza.


Una volta terminata Ia preghiera, Ie Contrade si avvicineranno, una alla volta, alla porta del Duomo. Dopo aver fatto accendere il cero dall'Autorità Ecclesiastica, Io depositeranno sulla rastrelliera aII'interno della Cattedrale. I figuranti torneranno nei posti loro assegnati e la Cerimonia procederà secondo il cerimoniale previsto. Al termine, le Comparse delle Contrade, ciascuna con il proprio Corteo Storico raggiungeranno il territorio di appartenenza.


SETTIMANA DEGLI EVENTI CON LE PROVE IN NOTTURNA DEGLI SPINGITORI


La "Settimana degli Eventi", inizia con Ia Cerimonia del Proclama del Gonfaloniere e termina con la Corsa del  Bravio. Durante questo periodo, detto impropriamente per consuetudine "settimana", avranno luogo:
a. La Cerimonia del Proclama del Gonfaloniere;
b. La Presentazione del Panno;
c. La Cerimonia del Corteo dei Ceri;
d. ll Bravio delle Botti;
Sempre durante questo periodo, di norma in notturna, alle ore 21,00 circa, hanno luogo le prove ufficiali sul percorso del Bravio da parte degli spingitori delle singole contrade.

Le prove ufficiali hanno luogo secondo le modalità e nei tempi stabiliti dal Magistrato delle Contrade, e sono queste le uniche occasioni in sul si possono disputare prove o allenamenti alI'interno del centro storico di Montepulciano, salvo diverse occasionali disposizioni degli organi preposti, dovute a specifiche cause eccezionali quali a titolo esemplificativo: rinvio per maltempo, edizioni straordinarie. Durante questo periodo ogni singola Contrade, ciascuna nel proprio territorio, singolarmente o in accordo e/o in collaborazione con una o più delle altre, ha facoltà, sempre nel rispetto delle leggi vigenti ed ottenute le prescritte autorizzazioni in materia, di organizzare: feste, danze, banchetti propiziatori, cene, giochi, ecc.

CERIMONIA DEL RINGRAZIAMENTO
E CORTEO DELLA CONTRADA VINCITRICE IL BRAVIO


La domenica immediatamente successiva alla "Corsa" del Bravio delle Botti e interamente dedicata alla Contrada vincitrice. Nessuna altra Contrada potrà organizzare eventi di qualsiasi genere in concomitanza con questa cerimonia. A propria discrezione, nel rispetto del decoro e della tradizione, la Contrada vincitrice potrà organizzare ad esempio un proprio Corteo Storico con relativa sbandierata, consegnare il cero votivo al proprio Santo Protettore, nei limiti dell' autorizzazioni concesse dal Comune di Montepulciano.

CERIMONIA DELLA PREMIAZIONE DEL CONCORSO "ARCA D'ARGENTO"
COINCIDENTE CON LA CHIUSURA DELL'ANNO CONTRADAIOLO


Arca d'Argento e il nome del premio istituito, offerto e consegnato dal Comune di Montepulciano, con il quale viene premiata ogni anno, la terza domenica dopo il Bravio, comunque di norma entro il mese di Settembre in presenza di rinvii, la migliore delle Comparse tra le Contrade partecipanti al Bravio delle Botti. E' l'ultima manifestazione, in ordine di data, e coincide con Ia chiusura ufficiale dell'Anno Contradaiolo. ll Consiglio di Gestione, per incarico del Comune di Montepulciano, tramite il Reggitore o suo incaricato di fiducia nomina la "Commissione per l'Arca d'Argento". Dovrà essere composta da un minimo di tre esperti e dovrà deliberare in merito a quanto sopra. Nella stessa data e nella stessa Cerimonia avviene la consegna del premio assegnato, alla memoria del Cav. Aldo Trabalzini, alIa migliore coppia di Sbandieratori ed alla migliore coppia di Tamburini tra le Contrade partecipanti. A discrezione della giuria, che sarà la stessa e con la stessa composizione di quella per l'Arca d'Argento, le due coppie potranno essere valutate sia in maniera congiunta che disgiunta. Il Magistrato delle Contrade provvede alla individuazione, attraverso proprio delegato, dei componenti la giuria dell'Arca d'Argento nel numero minimo di due  e massimo di cinque, i quali dovranno presenziare alla manifestazione il giorno del Bravio delle Botti. Di norma nel corso della stessa cerimonia di attribuzione del premio "arca d'Argento" ha luogo anche la premiazione del concorso fotografico, dedicato alla memoria del Prof .Emo Barcucci, intitolato "Vivendo un sogno", la cui organizzazione si realizza a cura del magistrato delle contrade.

ALBO D’ORO DELLA CONTRADA DI VOLTAIA NEL CONCORSO “ARCA D’ARGENTO”
PER IL MIGLIOR CORTEO STORICO DEL BRAVIO DELLE BOTTI DI MONTEPULCIANO

1995
Voltaia

1999
Voltaia

2001

Voltaia

2004
Voltaia

2005
Voltaia


2008
Voltaia

2012
Voltaia


2015
Voltaia
CONTRADA DI VOLTAIA - Via delle Mura Castellane, 2 - 53045 Montepulciano (SI) - Cod. Fisc. e P. Iva 00773950522
Cell.: +39 331 2360248 - info@contradadivoltaia.it - contradadivoltaia@pec.it
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